INTRODUZIONE

L’Italia è bella, l’Italia è buona.

In questo primo articolo della saga “salumi d’Italia” esploriamo alcune prelibatezze delle regioni del Nord. Chiaramente lo scopo non è quello di fornire una lista esaustiva di tutti i salumi. Anzi, al contrario vogliamo incuriosire e stuzzicare la fantasia dei nostri lettori per portarli a fare in un secondo momento le loro ricerche e approfondimenti.

Tutto nasce da una domanda molto semplice: “quanti salumi italiani conosci?”. Se arrivi a menzionarne 10 sei sul podio di chi ne conosce di più. Infatti al di là dei nomi più famosi, conosciuti e scopiazzati in tutto il mondo, c’è una galassia di prodotti tipici. Ecco che la volontà che sta dietro a questo articolo è proprio quella di portare ognuno a interrogarsi su quante cose buone, ogni regione d’Italia, ci può regalare.

Perché a volte è bello cambiare, provare qualcosa di etnico e particolare ma alla fine si ricordano sempre con gioia e un po’ di malinconia i pranzi dalla nonna la domenica, dove tutti abbiamo fatto il pieno di leccornie made in Italy.
Quindi senza ulteriore indugio… ti auguriamo una buona lettura.

Valle d’Aosta

In questa regione del nord ovest i alcuni dei salumi più celebri sono il Lardo d’Arnad DOP e lo Jambon de Bosses Dop. Altri prodotti tipici della Valle d’Aosta sono il Boudeun fatto con patate lesse, lardo, sangue di maiale, sale e spezie, la Motzetta fatta con carne bovina, equina o di camoscio, essiccata.

Piemonte

Non solo nocciole e cioccolato. Il Piemonte è da menzionare per alcuni dei suoi salumi, più o meno conosciuti. Tra i più noti troviamo il Salame Piemonte IGP. Mentre sul versante delle delizie da scoprire vanno citati il filetto baciato, fatto con sotto filetto di maiale lasciato a macerare in salamoia. E il salame nobile di Giarolo, insaccato a mano in budello naturale e la cui stagionatura può addirittura arrivare fino ad un anno e mezzo.

Lombardia

Questa regione può vantare una tradizione norcina di lunghissima data, la quale ha dato alla luce innumerevoli prodotti ottimi da gustare. Tra questi va sicuramente menzionato il Salame di Varzi DOP e il famosissimo salame Milano. Mentre per chi ricerca prelibatezza più particolari, allora possiamo citare la Slinzega, ossia una bresaola in miniatura, che può essere fatta di carne di bovino o di equino. Altrettanto speciale è poi il Violino, ossia un prosciutto di pecora o capra, prodotto nelle zone montane del bresciano.

Trentino-Alto Adige

Questa regione è sinonimo di ottimo Speck dall’inconfondibile oroma di affumicato. In pochi però sanno che esiste anche lo Speck cotto, il quale essendo lavorato in maniera completamente diversa, restituisce un esperienza al palato davvero piacevole e distante da quella che si potrebbe fare con il prodotto crudo. Troviamo poi la Lucanica Trentina ossia un salame delicato i cui ingredienti sono carne di suino, sale, pepe e aglio. E ancora troviamo la Carne salada, da non confondere con la carne fumada di Siror. Entrambe vengono fatte con girello di manzo ma quest’ultima oltre ad essere immersa in salamoia, viene poi affumicata e stagionata.

Veneto

Questa regione è il territorio in cui siamo nati e vissuti. I suoi sapori inconfondibili sono prima di tutto legati alla terra. E anche qui l’ingegno italico e l’arte norcina si sono incontrati, creando gustose soluzioni per conservare le nutrienti e prelibate carni degli animali allevati nelle campagne. Tra le menzioni immancabili abbiamo sicuramente il Prosciutto Veneto Berico Euganeo DOP, la Sopressa Vicentina DOP, la Sopressa Trevigiana, la Sopressa di Padova, la Bondiola e il nostro personale orgoglio, la Stortina Veronese, presidio Sloow Food.

Friuli-Venezia Giulia

Se dico Friuli-Venezia Giulia dico anzitutto Prosciutto Crudo di San Daniele DOP ma non solo. Infatti, questa regione offre una ampia scelta di sapori intensi per gli amanti del salato. Da non confondere con la Bresaola della Valtellina, in Friuli troviamo la Brusaula, ossia striscioline di carne di bovino o suino, insaporite con spezie e in seguito affumicate. Altra prelibatezza è il prosciutto di Sauris IGP, noto per la sua delicata affumicatura fatta con legno di faggio e un gusto dolce che si scioglie in bocca. Tra i prodotti più particolari va menzionato il Polmonarie, ossia un insaccato fatto con polmoni, cuore, reni e lardo di maiale. Questo viene stagionato massimo 15 giorni e va consumato previa cottura in acqua, alla stregua di un cotechino.

Liguria

Questa regione famosa per il suo mare e il festival di San Remo, nasconde un patrimonio di sapori tutti da esplorare. Ecco che provare la mostradella genovese è un must. Questo insaccato è fatto sia con carne di maiale che di bovino e si può consumare fresco o anche scaldato in padella. Altra leccornia è il patè di lardo di Castelnuovo Magra e Sassello. Esso è fatto con lardo di suino salato e aromatizzato con erbe autoctone, ottimo da spalmare su pane abbrustolito. Altro salume da menzionare è la Prosciutta Castelnovese, il cui aspetto ricorda vagamente il prosciutto crudo toscano. La Prosciutta deve essere stagionata almeno 7 mesi prima di poter essere assaporata. Altro prodotto degno di nota è il salume con i lardelli, i quali diventano con la loro rotondità l’elemento caratterizzante nel gusto e nell’aspetto di questo salame.

Emilia-Romagna

Parma viene definita capitale del gusto in quanto è la città dei primati, detenendo la più alta concentrazione di prodotti DOP e IGP. E in quale regione si trova Parma? L’Emilia Romagna.
Ecco che qui possiamo trovare tanti prodotti che non hanno bisogno di molte prenotazioni: il Prosciutto di Crudo di Parma DOP, il Salame Felino, lo Strolghino, la Coppa Piacentina, il Prosciutto di Modena, la Mortadella di Bologna e il culatello di Zibello.

Se ti è piaciuto questo articolo, resta sintonizzato perché sono in arrivo gli articoli dedicati al centro e al sud Italia.

Ci vediamo al prossimo articolo!

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Un Saluto da Poltronieri Salumi!